11.11.06

CMR N.1 Ristampe: [DS] Sonic Rush

TITOLO: Sonic Rush
PRODUTTORE: Sega
SVILUPPATORE: Sonic Team
GENERE: Platform
PIATTAFORMA: Nintendo DS
ANNO: 2005

Vedere un titolo sega su una console nintendo fino a qualche anno fa sembrava a tutti una cosa talmente improbabile da sembrare fantascienza spicciola , un po come il solito attore che ricopre una carica politica nel film di serie b.
Pero' la realta' supera di gran lunga la piu' fervida immaginazione e insieme al “governator” ci siamo ritrovati con ben tre platform di sonic sviluppati appositamente per quella che una volta era la concorrenza , titoli molto buoni ma con un difetto che con il passare del tempo invece di risolversi peggiorava inesorabilmente, quasi ad essere una maledizione.


Se vi state chiedendo di cosa stia parlando e' presto detto, il level design, infatti abbandonate le console sega il sonic team sembra essersi messo in testa l'idea dei salti ciechi, in modo da obbligare il giocatore a memorizzarsi la topografia del livello al millimetro, rendendo impossibile il “freestyle” e allo stesso tempo frustrare l'utente che non ha la costanza di passare ore a giocare.
Ho aperto la recensione con questa specie di sfogo solo per poter dire... Finalmente!
Infatti sonic team al suo quarto lavoro su console portatile nintendo ( nono o decimo in realta' ma parliamo di titoli di sonic ) sembra aver capito ed in parte risolto questi problemi scongiurando di fatto la terribile maledizione.
Ora che ho chiarito secondo me la cosa piu' importante posso procedere con ordine a descrivervi il gioco, cominciando con l'aspetto piu' appariscente, quello grafico.
Il gioco si presenta come un'ottima fusione di grafica a due e tre dimensioni, infatti i livelli sono completamente realizzati in 2D mentre i personaggi, i nemici e qualche effetto sono in 3D, le uniche eccezioni a questa regola sono i livelli bonus e gli scontri contro i boss, interamente in tre dimensioni.
Per quanto riguarda la parte di gameplay invece abbiamo qualche evoluzione e qualche involuzione, tra le prime si puo' notare qualche mossa alternativa alle solite, non molto utili se non per l'accelerazione che aumenta molto il ritmo di gioco, piccola delusione invece per quanto riguarda i personaggi giocanti, solo blaze si aggiunge al porcospino blu ma giocare con questa risulta solamente in un cambio del modello principale.
Molto buone le parti concepite interamente in 3D, i boss sono abbastanza classici e con pattern di attacco tutto sommato semplici da imparare ma risultano sempre divertenti da combattere e quasi mai frustranti (in questo senso aiuta molto la possibilita' dopo un game over al boss di rifarsi solo quello e non tutta la sezione da capo), l'unico neo e' forse la replica di qualcuno di questi nei livelli piu' avanzati.
Un po' piu' deludenti invece sono i livelli bonus, presi di peso da sonic 2 e modificati per essere giocati con il pennino, sembrano quasi un contentino in un gioco che del pennino fa volentieri a meno, comunque molto divertenti da giocare ma decisamente poco innovativi.
Questo mi porta inevitabilmente a parlare dello sfruttamento del DS, scarso per quanto riguarda il pennino come detto poco sopra, soddisfacente invece e' lo sfruttamento dei due schermi e delle capacita' di calcolo del portatile nintendo.
Sonic Rush infatti rende esaltante lo sfrecciare a velocita' pazzesche da uno schermo all'altro ed offre un 3D molto gradevole durante gli scontri con i boss, il tutto condito da una fluidita' costante senza la minima sofferenza.
Una parola andrebbe anche alla trama, semplice e classica come in qualsiasi platform old school che si rispetti, questa volta pero' raddoppiata per giustificare il nuovo personaggio ( le solite cose, un'altra dimensione, un'altro cattivo e un'altro protettore del mondo... ) niente di nuovo quindi su questo fronte, ma sinceramente non se ne sentiva nemmeno il bisogno.
Per chiudere in bellezza mi sono tenuto l'aspetto che piu' mi ha colpito di questo titolo, il sonoro, veramente fantastico e degno di una menzione d'onore, parlo soprattutto delle musiche veramente azzeccate e che caratterizzano perfettamente ogni livello, tanto da riuscire a riconoscerli ad occhi chiusi, da questo punto di vista posso sicuramente affermare di essere tornati ai fasti dei capitoli a 16 bit!
In conclusione devo confessare di essere rimasto davvero sorpreso da questo gioco, forse per il fatto che ormai dal sonic team non mi aspettavo piu' niente, tanto meno un sonic degno di nota.
Mi dispiace per alcune belle idee lasciate indietro ( la composizione del gruppo in sonic advance 3 per esempio ) a favore di un gameplay piu' classico e collaudato che pero' funziona alla grande , che altro dire, sonic e' tornato! Speriamo che non schizzi via di nuovo...

Lorenzo “Lollord” Lodi

9.11.06

CMR N.1 Ristampe: Backstage Redux - Il Declino delle Killer Application

Tutti i lettori stagionati di riviste di videogiochi hanno grande familiarità
col termine "killer application", memori di guerre all'ultimo sangue (e all'ultima
esclusiva) tra Sega e Nintendo.




Una killer app dovrebbe essere per definizione un titolo di grande richiamo,
quasi sempre esclusivo, che riesce a attirare grandi consensi e a convincere il pubblico a comprare la piattaforma su cui gira (fino a portarla al successo):
la k.a. dovrebbe agire nel momento cruciale della vita di una console, cioè
nei primissimi anni. Qualcuno definisce "killer app" qualsiasi gioco capace
di vendere milioni di copie, ma così si finisce per snaturare il termine: se
per fare un esempio Resident Evil 4 riesce a piazzare due milioni di unità e
quasi tutte fra chi già possiede un Gamecube (o chi già aveva in programma di
acquistarlo), non avrà contribuito in alcun modo alla “causa” della console.

E' abbastanza semplice isolare degli esempi: Tetris e (più tardi) i Pokémon per
il Gameboy, Mario per il Nes, Street Fighter 2 per lo SNes, Sonic per il Genesis.
Arrivati ai 32 bit si può ancora trovare delle evidenti killer app (Tomb Raider,
Final Fantasy VII, Mario 64) ma la sensazione è che non ci sia un vero titolo
capace di rappresentare una console, le mascotte sono in declino e l'utenza
sempre più vasta chiede varietà di offerta, invece che un solo "giocone"
imperdibile.

Oggi con Xbox, PS2 e Gamecube continuiamo a parlare di killer app e forse
non ci si accorge che il singolo gioco di qualità ha perso gran parte del suo
potere. Per prima cosa bisogna confrontarsi con un'utenza molto diversa da
quella dei 16 bit, che vedeva in Sonic e Mario giochi irrinunciabili: per
diverse fasce d'età i platform sono giochi infantili da escludere a priori.
Sembra proprio che la vera forza di una console sia la varietà del parco
titoli, in modo da accontentare le esigenze dei videogiocatori "moderni",
quelli entrati nella mischia con le meraviglie poligonali.
Halo ha riscosso un ottimo successo, ma da solo non è bastato a lanciare
l'XBox nell'Olimpo. Probabilmente per una semplice ragione, non tutti
apprezzano gli FPS per quanto siano ben realizzati.

Che piaccia o no, GTA III potrebbe essre stato una delle ultime vere k.a.
(ultima non solo in ordine cronologico): grazie anche alla sua stessa natura
di gioco multi-genere (fasi di guida, sezioni da sparatutto, esplorazione)
questo titolo sembra aver calamitato l'attenzione di un pubblico vastissimo
e con ogni probabilità ha portato nuovi utenti a comprare la loro prima console.
La violenza sopra le righe e l'umorismo nero incuriosiscono anche i più refrattari,
che magari pur non sapendo tenere un pad in mano provano ugualmente a stendere
sadicamente qualche passante: col tempo finiranno con l'interessarsi al resto
del gioco - ancora più avanti, della console che lo ospita.

Se volessimo attenerci ai primi esempi di killer application, alla romantica
visione di pochi titoli imperdibili che vendono da soli una console, forse
oggi non potremmo più usare questo termine. Nessuna console può fare a meno
dei soliti sportivi Electronic Arts, ma deve anche avere un gioco di guida di
grande richiamo, tutti i tie-in dei film più popolari e chi più ne ha più ne
metta.

Azzardando una previsione, si può dire che l'X360 non vincerà mai grazie
a Halo 3, ne' la PS3 con Metal Gear Solid 4 o il Revolution con le nuove
versioni delle saghe più note, come Zelda... Se ci chiediamo cosa può far
prevalere una console, la vera killer application ormai è una lunga lista
di sviluppatori.

Catoblepas